CAMPI SPERIMENTALI
Per energy crop si intende una coltura energetica dedicata, cioè una pianta coltivata per uso non alimentare (no-food).
Le colture energetiche sono un’importante risorsa da cui ottenere materia prima (o biomassa) da convertire in energia rinnovabile, in quanto disponibile in modo continuo alla fine di ogni stagione vegetativa.
Secondo il Libro Bianco europeo le colture dedicate potranno fornire
circa la metà della materia prima utile a produrre bioenergia.
Tra le energy crops si
distinguono:
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colture erbacee pluriennali
(es. Arundo donax, Mischanthus, Phalaris Arundinacea); |
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colture erbacee annuali
(es.colza, soia, girasole, kenaf); |
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colture legnose pluriennali (es. pioppo,
robinia).
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Il programma di ricerca del CRB sulle colture
energetiche si sta occupando delle seguenti aree tematiche: |
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modellazione della produttività e messa
a punto di metodi per la valutazione della produzione di biomassa; |
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influenza degli aspetti meteorologico-ambientali
sulla efficienza della coltura energetica; |
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studio della qualità del combustibile ottenuto;
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aspetti energetico-ambientali
ed economici legati alla coltivazione. |
Tale attività è effettuata mediante
campi sperimentali coltivati a biomasse per uso energetico. I campi sono
monitorati in continuo; in particolare sono rilevati i seguenti dati: |
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accrescimento delle piante; |
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parametri chimico–fisici ed energetici delle
piante, determinati mediante analisi di laboratorio su campioni prelevati
ad intervalli di tempo regolari; |
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dati meteorologici (mediante
centraline dedicate poste sul campo), necessari a stabilire una
correlazione con l’accrescimento delle piante e i parametri chimico–fisici
ed energetici ed alla effettuazione di bilanci di massa ed energia
del campo sperimentale; |
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analisi del terreno. |
Fig. 1: il campo sperimentale del CRB a Pietrafitta e la relativa centralina
di rilevamento dei dati meteorologici.
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I dati raccolti dalle centraline di rilevazione meteorologica in diversi
siti di coltivazione, le analisi pedologiche e i dati morfologici e fisiologici
rilevati su campioni di piante opportunamente scelti saranno immessi in
un database che potrà essere utilizzato dagli addetti del settore al fine
di ottimizzare la produttività e la qualità del combustibile che si ottiene
dalle biomasse.
Tale database sarà anche utilizzabile per facilitare, a livello di pianificazione
dell’uso del territorio, l'individuazione di siti adatti alla coltivazione
di una specie piuttosto che un’altra.
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